Zuccolotto Stella

1911 - 1946

Antifascista, Lega portieri

Stella Zuccolotto nacque a Lentiai, nel bellunese, nel 1911, da Luigi e Delfina Cerruti.

Nel 1931 si sposò con Francesco Alaino Guerra da cui ebbe nel 1937 la sua unica figlia, Silvana.

Morì a Milano il 28 aprile 1946 in seguito alle ferite riportate al petto, causate da alcuni colpi di pistola sparati probabilmente da un gruppo di fascisti, mentre partecipava a una riunione della Lega dei portinai in Camera del Lavoro.

Ai suoi funerali partecipò una folta folla, lungo tutto il percorso che andava da corso di Porta Vittoria al Cimitero monumentale. Nelle fabbriche risuonò la sirena e furono osservati due minuti di silenzio. Al corteo intervennero i corpi armati municipali, i rappresentanti dei partiti, tutta la Camera del Lavoro e il corpo musicale tranvieri.

Una lapide sul piazzale della Camera del Lavoro ricorda la morte di Stella Zuccolotto, inizialmente fatta risalire al 1945 e poi corretta con la data esatta. Fanno da corredo i versi di Sirena Operaia, a lei dedicati da Alberto Bellocchio.

In occasione del 70° anniversario della Resistenza e della riapertura della Camera del Lavoro di Milano si è deciso di omaggiare il sacrificio di Stella Zuccolotto dedicandole una targa che ricostruisse l’esatta vicenda.

(Debora Migliucci)

Fonti

AdL, Archivio della Camera del Lavoro confederale di Milano (1945-1981);

«Battaglie del Lavoro», 25 aprile 1945 e 1 maggio 1946;

«Avanti!», 25 aprile 1946;

«l’Unità», 26 aprile e 4 maggio 1946.

Bibliografia

C. Bermani, Storia e mito della Volante rossa, Jaca Book, Milano, 1996;

J. Torre Santos, Il sindacato unitario. La Camera del Lavoro di Milano nel periodo dell’unità sindacale (1945-1948), Guerini e associati, Milano, 2005;

D. Migliucci, «La lapide sbagliata», in Filcams Cgil Milano e Lombardia, «Dalla Resistenza alla conquista dei diritti. Le donne nella grande stagione di lotte per le libertà», Filcams Lombardia,

Milano, 2005.