Nigretti Saverio

(1924- 2010)

Operaio, partigiano, funzionario comunista, segretario Fiom di Milano, segretario della Cdl di Milano, segretario sindacato nazionale pensionati

Nacque a Trani il 6 settembre 1924, da una famiglia piccolo borghese, di modeste condizioni economiche. Il padre, fornaio, morì un anno e mezzo dopo la sua nascita, lasciando la moglie vedova a soli 22 anni. Nel 1931, a sette anni, dopo aver frequentato la prima elementare, venne mandato a Milano presso i suoi zii, una giovane coppia di sposi immigrati, entrambi analfabeti, lui venditore ambulante di frutta e verdura, lei sarta a domicilio. Crebbe, dunque, in un ambiente popolare e proletario. Dopo aver terminato le scuole elementari in via Settembrini e l’avviamento professionale, venne assunto a 14 anni alla Lips Vago di Lambrate, un’azienda meccanica che produceva casseforti e mobili d’ufficio, lavorando duramente 9 ore al giorno a ribattere chiodi a mano per 84 centesimi all’ora. Dal 1938 al 1944 si impiegò in diverse, piccole medie aziende nella zona di porta romana, con l’obiettivo di ottenere la qualificazione di operaio tornitore specializzato: un ambiente giovane dove i più provenivano da famiglie di braccianti della bassa milanese, e dove sperimentò le prime forme di solidarietà di classe e il confronto politico con i suoi compagni di lavoro, di sentimenti antifascisti.  Il dramma della guerra, la caduta del regime fascista il 25 luglio 1943 e l’occupazione tedesca dopo l’8 settembre furono eventi determinanti per la sua maturazione politica: alla fine del 1944, dopo aver trascorso alcuni mesi assieme ad altri otto sbandati in un abbaino del suo caseggiato, in cui ebbe la possibilità di leggere libri proibiti dal regime, entrò in contatto con una cellula del partito comunista attiva all’interno dell’azienda Largomasino dove agiva la 125° Brigata Sap (Squadre di azione patriottica). Nel contempo, sviluppò e consolidò anche i rapporti con i giovani del Fronte della Gioventù di Porta Romana, di cui divenne membro del comitato direttivo, prendendo parte a diverse azioni di collegamento con la 125ma brigata. Dopo la liberazione, proseguì la sua attività politica con il Pci, frequentandone la scuola regionale, e dal 1950 al 1953 venne chiamato a lavorare nella commissione di organizzazione provinciale della federazione del partito. dal 1954, segretario di sezione, in zona Porta Vigentina, e successivamente responsabile di zona nella Brianza occidentale, in cui era predominante nel tessuto politico e sociale la presenza dei cattolici. In quel periodo si misurò con la questione dell’immigrazione e delle drammatiche condizioni dei lavoratori soprattutto all’interno di alcune aziende chimiche, sia per la mancanza di libertà, sia per l’ambiente nocivo in termini igienici e sanitari. E fu tra gli operai immigrati che il partito organizzò le sue cellule, le prime iniziative, gli incontri, le feste, ma anche proteste e piattaforme rivendicative; dal ’58 al ’59 divenne segretario del comitato cittadino del partito di Milano, come responsabile del lavoro verso le fabbriche e membro del comitato federale; dal 59 al 61 segretario della sezione Libero Temolo, l’ultima responsabilità svolta da Nigretti all’interno delle strutture di partito. Dal settembre del 1961 avvenne, infatti, il suo passaggio al lavoro sindacale, forte della sua lunga esperienza di direzione e di organizzazione di partito di fabbrica: all’epoca c’era necessità, infatti, di “iniezione” di compagni preparati sul piano politico all’interno dell’organizzazione sindacale. Entrò, quindi, nel comitato direttivo della Fiom, dapprima in zona Bovisa, poi come responsabile della zona Solari, in un momento di ripresa delle lotte operaie, in particolare degli elettromeccanici, una lotta esemplare che si era imposta all’attenzione di tutto il movimento sindacale e operaio. Dopo una breve esperienza a Sesto san Giovanni, nel 1964 entrò nella segreteria della Fiom come responsabile del settore organizzativo, in sostituzione di Guido Venegoni che assumeva la direzione della Camera del lavoro di Milano.  In tredici anni di attività , vide nascere e crescere le grandi battaglie sindacali, dal rinnovo  contrattuale del 1963 all’autunno caldo,  assieme alla capacità del sindacato di interpretare i bisogni dei lavoratori attraverso, per esempio,  l’apertura di vertenze aziendali e degli accordi aziendali sui problemi più vari: dal salario, al premio di produzione, al cottimo, alle qualifiche, fino ad arrivare a  porre questioni nuove, l’ambiente, la salute, il riconoscimento delle malattie professionali, la casa, la vita sul territorio ecc. Dal 1974 assunse la carica di segretario generale del sindacato provinciale milanese poligrafici e cartai, contribuendo, attraverso un costante rapporto con la Federazione della stampa e il sindacato dei giornalisti a sensibilizzare la categoria sui temi dell’informazione, della riforma dell’editoria, e sulla regolamentazione dei flussi pubblicitari, accrescendone il peso politico. Nel 1977, accettò di entrare nella segreteria della Camera del Lavoro di Milano per assumere la direzione del settore organizzativo, in anni di grande crisi e instabilità, dove il movimento operaio cominciò ad avvertire i primi segni di difficoltà. Dal 1981, passò alla segreteria nazionale del sindacato pensionati, dopo aver seguito l’Inca durante l’ultimo anno in Camera del Lavoro, e dopo una breve esperienza nel comitato provinciale dell’Inps di Milano. Negli anni successivi, si oppose allo scioglimento del Pci e si impegnò per favorire la nascita del partito della rifondazione comunista, di cui fu il primo coordinatore provinciale di Milano, e successivamente membro della segreteria e presidente del partito fino al 2002. 

Dal 2004 al 2010, anno della sua morte, fu presidente del centro culturale “Concetto Marchesi”.

Fonti

Archivio del Lavoro, Fondo Granelli, Intervista a Saverio Nigretti

Fondazione Isec, Archivio Pci Federazione milanese, Commissione federale di controllo, Biografie dei militanti, b. 47, fasc.115, Saverio Nigretti

Bibliografia

Saverio Nigretti, in La Fiom di Milano. I funzionari 1945-1985, a cura della Fiom Cgil di Milano, 1985, pp. 147-148

In memoria di Saverio Nigretti, a cura della Camera del Lavoro di Milano, 23 ottobre 2010 

Biografie dei fondatori del Centro culturale “Concetto Marchesi, in http://www.centroconcettomarchesi.it

(Roberta Cairoli)