Bisogni Maria Chiara

[1944]

Comunista, Ufficio studi Flm, Commissione esecutiva Camera del Lavoro di Milano, Segretaria Fiom Milano, Responsabile femminile Cgil, Consiglio generale della Cgil; Segretaria nazionale Cgil.

Maria Chiara Bisogni nacque a Terni nel 1944 da padre operaio socialista e antifascista e da madre casalinga. Sposata con Mario Biagioli, ha una figlia. Laureata in Giurisprudenza nel 1968 entrò nel 1972 nell’Ufficio Studi della Flm nazionale e l’anno successivo si iscrisse al Pci.  Dal 1972 al 1975 fu funzionaria Fiom nella zona di Monza, durante una fruttuosa stagione di contrattazione articolata che la portò a siglare circa 200 contratti integrativi. In quegli stessi anni divenne un punto di riferimento del Coordinamento donne nazionale dell’Flm, aprendo spesso contraddizioni e conflitti. Dal 1981 fu membro del Consiglio generale della Cgil e della Commissione esecutiva della Camera del Lavoro di Milano.  Dal 1981 al 1983 fu segretaria della Fiom di Milano, da dove seguì l’attività culturale dell’Archivio storico e del Centro Ricerche-Ceriss. In quegli anni ricevette da Antonio Pizzinato l’incarico di studiare il complicato tema del terrorismo per promuovere una necessaria riflessione all’interno della Federazione unitaria, nel periodo in cui i delegati della Fiom erano sotto attacco da parte di Autonomia operaia. Seguì, inoltre, le lotte della Borletti e della Magneti Marelli contro la Cassa integrazione a zero ore fino al raggiungimento degli accordi. Nel 1987, su mandato di Antonio Pizzinato e Bruno Trentin, divenne Responsabile femminile nazionale della Cgil, carica che ricoprì fino al maggio 1990. Nella primavera del 1987 organizzò un’assemblea di tutte le donne della Cgil alla Sapienza di Roma, in cui erano presenti tutte le posizioni: dalle sostenitrici della teoria della differenza alle patrocinatrici delle quote. Furono anni di battaglia per «la femminilizzazione della Cgil» e Betti Leone divenne la prima Segretaria generale di una Camera del Lavoro, quella de L’Aquila. Quando nel 1991 lo Statuto della Cgil inserì le quote come compimento della democrazia sindacale, Maria Chiara Bisogni considerò questo risultato la lotta più importante della sua vita sindacale. Nel 1990 divenne segretaria nazionale della Cgil assieme ad Anna Carli e Fiorella Farinelli, tuttavia il Coordinamento donne non entrava nella Segreteria giacché le tre segretarie non potevano muoversi o parlare a nome delle donne. La Bisogni, considerando così conclusa l’azione a favore delle donne, decise di dimettersi dalla Segreteria nazionale e dalla Cgil. Tornata a Milano con la famiglia andò a lavorare alla Federazione del Pci di Milano negli anni in cui scoppiava Tangentopoli e visse tutta la fase di transizione dal Pci al Pds ai Ds. Dal 1994 al 1999, ricoprì l’incarico di Assessora al Lavoro e alle Attività Produttive della Provincia di Milano nella fase delle ristrutturazioni aziendali e si prodigò per costruire la Rete dei Centri per l’Impiego, di sviluppo e di incubatori di impresa nella Provincia di Milano. Si passava quindi dagli Uffici di collocamento ministeriali nazionali ai Centri di politiche attive per il lavoro provinciali (1997/98). Durante questa esperienza di Assessore - ricorda - ho utilizzato tutta la mia esperienza e professionalità acquisita come sindacalista. Ho partecipato ad assemblee con operai a cui si spiegava loro che le loro aziende venivano chiuse e si garantiva un percorso di ricollocazione. Ho toccato con mano la compostezza e la maturità di questi lavoratori. Dal 2000 al 2005 fu Consigliera regionale della Lombardia e successivamente si ritirò a vita privata.

(Licia Roselli)

Fonti:

AdL, Archivio della Camera del Lavoro confederale di Milano (1945-1981);

AdL, Archivio Fiom Cgil Milano;

AdL, Fondo Giuseppe Granelli, Progetto 1 e 7, ad nomen;

AdL, Fondo Biografie Sindacali, intervista rilasciata all’autrice, 20 aprile 2018.