Brambilla Giuditta

[1852 – 1931]

stiratrice, sarta, socialista, Partito operaio italiano, Figlie del Lavoro, Congresso di Genova, Lega promotrice degli interessi femminili, Lega di tutela degli interessi femminili, Sezione femminile mista della Camera del Lavoro di Milano, Commissione esecutiva della Camera del Lavoro di Milano, Gruppo femminile socialista milanese, La Difesa delle lavoratrici.

Giuditta Brambilla nacque il 29 ottobre 1852 vicino a Vimercate da Francesco e Maddalena Calloni; si trasferì giovane a Milano per cercare lavoro, impiegandosi come stiratrice e sarta. Già iscritta al Partito operaio italiano (Poi) e fondatrice con Anna Maria Mozzoni della Lega promotrice degli interessi femminili nel 1881, fu esponente della Società «Figlie del Lavoro» di Milano, che nel 1892 la delegò al Congresso di Genova: insieme ad Annetta Ferla, fu una tra le poche donne delegate a votare la nascita del Partito socialista italiano al suo esordio.

In questi anni si legò sentimentalmente al tipografo socialista Costantino Morosini.

Attiva nell’istituto camerale milanese fin dalla fondazione, fu tra le organizzatrici che diedero vita alla Sezione femminile mista della Camera del Lavoro nel 1895 e nello stesso anno venne eletta nella Commissione esecutiva della Camera del Lavoro. Nel 1909 aprì un negozio di generi alimentari a Milano.

Iscritta alla Lega di tutela degli interessi femminili con Linda Malnati e Carlotta Clerici, fece per anni parte del Gruppo femminile socialista di Milano e dal 1912 collaborò con il giornale «La difesa delle Lavoratrici».

Nel 1918 fu vicina ad Abigaille Zanetta condannata per disfattismo. Partecipò su posizioni massimaliste ai Congressi socialisti del 1919 e del 1922.

Sempre attenta ai temi del lavoro e della cittadinanza politica delle donne, nel 1923 commentò su «La difesa delle Lavoratrici» il Congresso di Roma dell’International Women Council, guardando con soddisfazione al gran numero di paesi e di associazioni coinvolte, pur criticando l’impostazione di classe che in Italia aveva ormai preso la battaglia suffragista nell’accettare l’allargamento condizionato del diritto di voto amministrativo, mentre rivendicava al partito socialista l’aver da anni posto il tema del suffragio universale.

Fu ancora attiva socialista nelle prime lotte antifasciste, morì a Milano il 6 settembre 1931.

(Fiorella Imprenti)

Scritti di Giuditta Brambilla

Impressioni di un Congresso, «La difesa delle lavoratrici», numero unico 25 giugno 1923, p.3.

Bibliografia

F. Pieroni Bortolotti, Alle origini del movimento femminile in Italia (1848-1892), Einaudi, Torino, 1963, p.248; E. Gianni, Dal radicalismo borghese al socialismo operaista. Dai congressi della Confederazione Operaia Lombarda a quelli del Partito Operaio Italiano (1881-1890), Pantarei, 2012; E. Gianni, Un socialismo di rito Ambrosiano-Emiliano. Congressi costituenti del Partito Socialista Italiano (1891-1893), Pantarei, 2013.

Sitografia

Abmo in www.archiviobiograficomovimentooperaio.org/it/ consultato il 2 luglio 2018