Scarpino Gustavo

Socialista, Segretario generale del Sindacato Ferrovieri Italiani di Milano, segretario della Camera del Lavoro di Milano, Presidente del Comitato antifascista di Milano, FILT, Segreteria particolare del Ministro dei trasporti

Nacque a Martano, in provincia di Lecce.

Negli anni cinquanta aderì al Movimento giovanile socialista e nel Salento partecipò alle lotte sociali per il riscatto del Mezzogiorno.

Nel 1956 vinse un concorso pubblico delle Ferrovie dello Stato e si trasferì a Milano, dove iniziò un’intensa attività sindacale coi ferrovieri, che lo portò ad essere eletto Segretario generale del Sindacato Ferrovieri Italiani di Milano.

Nel 1969, all’8° congresso della Camera Confederale del Lavoro di Milano e provincia, venne eletto Segretario: carica che gli fu riconfermata anche al 9° e al 10° congresso, fino al 1979.

Dal 1969 al 1980 fece parte anche della Consulta sindacale del Piccolo Teatro e della Scala di Milano, insieme a Paolo Grassi e Giorgio Strehler.

Dal 1970 al 1980 rappresentò la Federazione Cgil-Cisl-Uil, come Presidente del Comitato antifascista di Milano.

Dal 1971 al 1977 fece parte, per conto della Camera del Lavoro, del Consiglio di amministrazione dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Milano (IACP - oggi ALER).

Nel 1972, al Congresso della Cgil di Bari, venne eletto nel Consiglio generale.

Nel 1974 è Segretario generale della Camera del Lavoro di Milano.

Nel 1980 si costituì la Federazione Italiana Lavoratori Trasporti (FILT) e Scarpino ne divenne il Segretario regionale della Lombardia.

Dal 1983 al 1987 fece parte della Segreteria particolare del Ministro dei trasporti.

È stato Consigliere d’amministrazione e Vice presidente della Società Nazionale di mutuo soccorso Cesare Pozzo.

Fu un componente della Direzione regionale della Lega delle Cooperative e Mutue della Lombardia e, successivamente, della Direzione nazionale della Federazione italiana della mutualità integrativa volontaria (Fimiv).

Per i prestigiosi incarichi che ricoprì, il Comune di Milano gli conferì l’Attestato di Civica Benemerenza.

(Annalisa Bertani)