Alberganti Giuseppe

[1898 – 1980]

Ferroviere, comunista, antifascista, volontario di Spagna, primo segretario della Camera 

del Lavoro di Milano nel dopoguerra.

Fonti

Archivio del Lavoro, Carte di Giuseppe Alberganti 1945-1996.

Bibliografia

Massimo Bianchi (a cura di), Giuseppe Alberganti. Autobiografia di un sovversivo: 1898-1923;

F. Andreucci, Alberganti Giuseppe, in F. Andreucci, T. Detti, Il movimento operaio italiano. Dizionario biografico, vol. I, Roma 1975, pp. 23-24; 

Autobiografia di un sovversivo 1898-1923, Archivio della Cgil di Milano, 1996; 

F.M. Biscione, Alberganti Giuseppe, in www.treccani.it; S. Codevilla, Giuseppe Alberganti; 

Vita di «Cristallo», Unicopli, Milano, 2017

Giuseppe Alberganti nacque a Stradella, in provincia di Pavia, il 4 luglio 1898 da Angelo e Maria Ravazzoni. Di famiglia operaia e socialista, si trasferì a Milano a 12 anni e trovò impiego come come operaio alla Pozzi e Monti.

Iniziò fin da subito a frequentare la Camera del Lavoro, che a quel tempo aveva sede presso la Società Umanitaria, in via Manfredo Fanti.

Nel 1912 fu licenziato per rappresaglia per aver proclamato uno sciopero. Quattro anni dopo vinse il concorso di allievo fuochista e iniziò a prestare servizio al deposito ferroviario di Arona.

Aderì al Partito comunista fin dalla sua fondazione e divenne segretario della sezione di Arona. Per le sue idee e la sua militanza fu dapprima trasferito a Milano e successivamente licenziato dalle Ferrovie dello Stato per “scarso rendimento”. Negli anni Venti entrò in clandestinità e, col nome di battaglia Cristallo, si trasferì in Francia, e poi in Urss dove frequentò la scuola militare. Tornato in Italia nel 1928 per contribuire alla ricostruzione del Comitato federale di Milano fu arrestato e rilasciato dopo un anno per mancanza di prove.

Dal 1933 al 1937 Giuseppe Alberganti lavorò presso il Centro estero del Partito occupandosi della manodopera straniera e dell’Unione Popolare Italiana; si arruolò quindi nelle Brigate internazionali come volontario nella guerra di Spagna. Tornato in Francia, fu arrestato e tradotto nel campo di concentramento di Vernet d’Ariège, prima di essere consegnato alla polizia fascista. Fu processato e condannato a cinque anni di confino nell'isola di Ventotene.

Liberato all'indomani della caduta del fascismo fu designato, prima, responsabile della Federazione milanese del partito, poi, responsabile del Triumvirato insurrezionale dell’Emilia Romagna.

Nell'aprile 1945 organizzò l’insurrezione di Milano e con lo scioglimento del Comitato sindacale clandestino, e la ricostituzione della Camera del Lavoro di Milano fu nominato primo segretario della Camera del Lavoro liberata, carica che mantenne fino al 1947.

Dal 1948 al 1958 fu segretario della Federazione milanese del Pci. Nella sua importante carriera politica fu costituente, senatore della Repubblica nelle prime due legislature e deputato nella terza legislatura e, infine, consigliere comunale a Milano.

Negli anni Sessanta, in rotta con il Partito comunista, si avvicinò al movimento studentesco e nel 1976 divenne Presidente del Movimento dei lavoratori per il socialismo.

Morì a Milano il 3 novembre 1980.

(Debora Migliucci)