Perotta Pierluigi
[1929-1982]
Operaio, tipografo, Segreteria provinciale poligrafici, segretario generale poligrafici, Segreteria Camera del Lavoro di Milano, segretario generale aggiunto Fiom di Milano, segretario generale aggiunto Camera del Lavoro di Milano, segretario generale Cgil regionale della Lombardia, vice segretario regionale Psi, consigliere provinciale
Nacque a Castano Primo il 19 febbraio 1929, da Giuseppe Carlo Battista e Noé Maria.
Quando era ancora un ragazzino e faceva il garzone in una tipografia, durante l’occupazione nazista di Milano si spostava con il suo triciclo da carico per portare risme di stampati tra i quali venivano nascosti anche pacchi di stampa clandestina antifascista e attraversava tutta la città per distribuirli nelle fabbriche. Perotta in questo modo si legò alla Resistenza e insieme al suo responsabile di allora partecipò alla lotta contro il fascismo e il nazismo.
Fu anche operaio e qualificato tipografo.
Nel giugno del 1954, in seguito alla morte del segretario Discacciati, il sindacato dei poligrafici milanesi della Cgil e il Comitato direttivo scelsero Perotta, che allora lavorava nell’Architipografia di viale Umbria come aiutante stampatore, che si era fatto notare per il suo impegno sindacale e per la sua attività nella Federazione giovanile socialista. Fu inserito in Segreteria provinciale e gli venne affidata la conduzione del settore più vasto, quello dei grafici.
Nel 1961 divenne segretario dei Poligrafici e Cartai presso la Camera del Lavoro di Milano; dal 1960 al 1963 fu nel Comitato direttivo, negli anni di preparazione all’Unità Sindacale.
Dal 1965 riprese nuovamente il suo impegno sindacale intervallano del Comitato direttivo della Camera del Lavoro di Milano, sino al febbraio 1966, quando fu impegnato a tempo pieno in Fiom.
Dal dicembre del 1968, Perotta assunse la responsabilità di segretario generale aggiunto alla Camera del Lavoro di Milano e partecipò ad una fase delicatissima della città meneghina: al centro del rinnovamento unitario del sindacato e di una strategia della tensione, che ebbe inizio con la strage di piazza Fontana.
Nel gennaio del 1976 divenne segretario generale della Cgil regionale della Lombardia e contribuì a far decollare il processo di riforma del sindacato degli anni ottanta.
Al Congresso di Rimini del 1977, Perotta sostenne l’esigenza di un apporto superiore del sindacato alle questioni del regionalismo, criticando l’atteggiamento centralizzatore dei governi nazionali protesi a contendere alle Regioni ruoli e prerogative nuove. Propose di dar vita in Lombardia ad un’iniziativa congiunta tra l’istituzione Regione e la Federazione Cgil-Cisl-Uil, per una conferenza economica, con l'obiettivo di definire un progetto di rilancio e di sviluppo specifico e qualificato.
Il suo lavoro sindacale durò ben venticinque anni, iniziato nel 1954, fu caratterizzato dal suo rapporto diretto coi lavoratori, costruito nei luoghi di lavoro, dove si raccoglievano i problemi e maturavano le lotte: si realizzavano i volantini (per i quali subì diverse denunce), si stendeva la vertenza e si organizzavano gli scioperi. Fu uno dei più convinti sostenitori dell’incompatibilità fra impegno nel sindacato ed incarichi pubblici, tanto che lasciò il Consiglio provinciale di Milano per restare nel sindacato.
Nell'agosto del 1978 tutto questo sembrò giunto al capolinea: si trasferì nella Direzione del Partito socialista italiano dove rivestì la carica di vice segretario regionale; ed in seguito, i primi segni della sua malattia, lo portarono a ridimensionare i suoi impegni e ad accettare un lavoro in una società di informatica, la “Lombardia informatica”, dove da semplice lavoratore, continuò comunque ad occuparsi della Cgil. Infatti, non a caso, fu presente al Congresso della Camera del Lavoro territoriale nel novembre del 1981 come delegato.
Morì a Castano Primo il 16 ottobre 1982.
Fonti
AdL, Archivio della Camera confederale del Lavoro di Milano (1945-1981)
Bibliografia
Cova G. (a cura di), ...Due righe di conto… Pierluigi Perotta: una vita per i lavoratori, GCIL Lombardia-Camera del lavoro, Milano, 1982
(Annalisa Bertani)