Impiegato, rappresentante degli impiegati nella Camera del Lavoro di Milano, pubblicista, dal 1913 presidente della Società Umanitaria, senatore. Nacque ad Alessandria il 13 Luglio 1861 da
Giacomo e Jenny Pisa. Laureato in scienze economiche e commerciali, si impiegò
al banco Zaccaria-Pisa di Milano, di cui fu per molti anni gerente, facendosi
strada nel mondo bancario e della finanza, poi giunse a svolgere ruoli di primo
piano. Entrato assai giovane nel Partito operaio italiano ed in seguito nel
partito socialista svolse intesa attività politica militando sempre nell’ala
riformista. Fu tra i fondatori, e per vari anni consigliere, dell’Unione
impiegati privati di studio e di commercio, rappresentando nel 1891 tale
categoria nella commissione esecutiva dalla camera del lavoro di Milano. In
seguito fondò e presiedette per 10 anni l’Associazione bancaria italiani. Nel
1894, Venezia subì una condanna a tre mesi di confino a Vercelli e lo stesso
anno si divise volontariamente dal grado di tenente di complemento dell’esercito.
Nel ’95 fu eletto membro della commissione direttiva del grande PSI milanese e
delegato del III mandamento elettorale socialista di Milano. Particolarmente
interessato ai problemi della stampa, fu fra i fondatori dell’Avanti! Nel 1896
fra quelli del Tempo nel 1899, fu autore al congresso di Firenze, nel ’96,
insieme a C. Lazzari ed a O. Morgari della relazione sul giornale quotidiano ed
i problemi adesso connessi. L’anno successivo, nominato membro della
Commissione esecutiva della Federazione socialista milanese fu relatore al
congresso di Bologna, insieme a F. Turati, sulla questione dei revisori dei
conti. (A. Landuyt) | Riferimenti bibliografici F. Andreucci, Il movimento operaio italiano. Dizionario biografico, vol. II, Roma 1975; www.treccani.it |
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